Tumulto di San Martino di Manzoni

La folla è ignorante poiché disinformata, scambia sospetti con certezze, ripete come cosa sicura ciò che fu detto come dubbio, fa diventare realtà semplici ipotesi.

Milano, 11 e 12 novembre 1628

Nel Tumulto di San Martino di Manzoni si raccontano i giorni 11 e 12 novembre 1628 a Milano. La causa della rivolta è la carestia che ha causato l’aumento del prezzo del grano e del pane. Nel capitolo XIII dei Promessi Sposi, Manzoni osserva che nelle rivolte popolari c’è sempre un certo numero di uomini che, per motivi diversi, “fanno di tutto per ispinger le cose al peggio”; ci sono tuttavia anche coloro che si adoperano con altrettanto impegno “per produr l’effetto contrario”. In ciascuno dei due gruppi si crea un’ “uniformità dei’ voleri”. Nel grosso della folla ci sono uomini di diverse idee e sentimenti favorevoli all’uno o all’altro partito, in quanto bisognosi di credere in qualcosa e facili dunque ad essere persuasi. La folla è descritta con giudizi negativi, è un “corpaccio, uno scoglio accidentale di uomini”, “materiale” inerte, si muove sull’onda del prevalere dell’uno o dell’altro estremismo. La visione di Manzoni sembra molto attuale: non c’è speranza di salvezza per l’individuo che entra a far parte di una massa. Ed è inevitabile sia influenzato dalla dimensione collettiva, dalle idee e/o informazioni condivise dalla massa.

Attenti alle fake news!

La folla di Manzoni è ignorante poiché disinformata, scambia sospetti con certezze, ripete come cosa sicura ciò che fu detto come dubbio; fa diventare realtà una semplice ipotesi. Insomma, ieri come oggi, attenti alle “fake news”!

EC con Manzoni

Sopra con Alessandro Manzoni ai Giardini del Pincio di Roma.

Sotto l’immagine del Foglio di informazione del Ducato di Milano, “Il Trombetto Ducale” del 13 novembre 1628, come curiosamente ideato dai ragazzi del Liceo Bottoni di Milano. Bravissimi!

Elisa 😉

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